Sono le cuffie forse più osannate, da molti considerate il riferimento e da alcuni recensori molto famosi considerate meravigliose.
Come suonano dunque “secondo me” le Sennheiser HD660S? Il primo impatto è gratificante, hanno la chiara firma Sennheiser che non a tutti piace ma a me personalmente non dispiace. I bassi sono presenti e sono ben frenati, lo stage è meno ampio di alcuni concorrenti di pari categoria ma è comunque presente, la separazione degli strumenti è quel che ci si aspetta dalla categoria e suona apparentemente anche dettagliata, per usare un riferimento al volo dato che la sto ascoltando proprio in questi giorni è più dettagliata della Denon D7200.
Tutto bene finchè non mi imbatto in uno dei miei brani di riferimento per la dinamica e le basse frequenze: Bass&Drum Intro di Nils Logfren palesava una dinamica appena sufficiente ma bassi ben controllati. Passoall’altro brano di riferimento per le basse, Bad Guy di Billie Eilish. Brano difficile per qualsiasi cuffia ma le HD660 lo governavano apparentemente bene però laddove nel brano conosco benissimo un tintinnio metallico elettronico che svolazza tra i due canali in alto sulle HD660S sento solo un flebile gracchiare che diventa il tintinnio della registrazione solo quando aumenta di intensità. Ho pensato che, essendo cuffie da 150 ohm, fosse il mio ampli in crisi ma ero in mid gain con volume a ore 13 e con ancora abbondante riserva di potenza a disposizione e non può dipendere da lui.
Scatta l’allarme, resetto tutto e passo ad una selezione di registrazioni binaurali che utilizzo di solito solo come conferma finale. Con le HD660S ho dovuto usarle subito e ciò che ne è emerso è purtroppo impietoso con la precisazione che con una binaurale la cuffia è tanto migliore quanto più sparisce la sensazione di registrato: sempre e con qualsiasi brano utilizzato è stata netta e inequivocabile la sensazione che si trattasse di una registrazione. Mai il cervello viene ingannato, le voci sono risultate nasali e microfoniche, i bassi controllati ma colorati artificiosamente: nessuna batteria suona davvero così. Gli alti taglienti. Quasi nessuna cuffia ha restituito tanta pochezza con quelle registrazioni e a dirla tutta la sorellina sfigata, la HD599, si comporta meglio a parità di situazione.
Non sono giustificati a mio avviso i denari richiesti per questa cuffia con cui si può anche godere di musica ma che non mi sento di classificare nè come Hi-Fi e nemmeno My-Fi perchè quest’ultimo deve necessariamente attingere a degli elementi Hi-Fi che purtroppo qui non ci sono.
Per concludere credo che abbia purtroppo fatto il suo tempo, in quella fascia di prezzo le pretendenti hanno il coltello fra i denti e per citarne uno a caso la Hifiman Ananda di pari prezzo la surclassa in ogni frangente.
Impietoso il confronto diretto eseguito in tempo reale con la Spirit Centauri. Non vale il discorso che siano due categorie differenti perchè per esempio Denon D7200, dal costo tuttosommato simile, nel confronto diretto con Centauri ti fanno dire: “beh dai, però…” mentre le HD660S ne escono umiliate. Nessuna cuffia di alto costo può umiliare una cuffia HiFi anche se di basso costo, non può e non deve esserci quel gap. Se costo 1.000 devo suonare il 10% meglio di quella che costa 500 e se ne costo 3.000 devo suonare il 20/30% meglio ma la debole deve tentare di giocarsela con qualche arma. Le HD660S perdono 6-0 / 6-0 laddove Ananda perde 6-3 / 6-4
Credo che oggi le Sennheiser HD660S siano anacronistiche e che non si debbano spendere 400 €uro per loro.
E’ attualmente la peggior cuffia con pretese HiFi che conosca