Spirit Torino Centauri

Nelle aree geografiche in cui è possibile acquistare una Spirit Torino si è creato Hype intorno alla magneto-planare del Brand.
Come suonano le Spirit Torino Centauri? Diverse, come tutte le Spirit Torino ricercano il suono realistico e si disinteressano della curva di Harman ma con una sostanziale differenza rispetto al passato perchè il suono tipicamente brillante del Brand sulle Centauri è più scuro, meno divertente e più tecnico. Un primo immediato giudizio è che le Centauri sono cuffie da ascolto e costringono a dedicare le tue attenzioni alla musica che stai ascoltando. Per intenderci il suo habitat naturale è Poltrona Relax in pelle, Black Bowmore 1964 (ma va bene anche un Barolo) e Sigaro se lo ami. Sarò invece concreto nelle mie impressioni ascoltandole dalla sedia di una scrivania ma il piccolo preambolo è utile per inquadrare di cosa stiamo parlando.

La struttura che ospita il Driver è realizzata da un pieno di Noce intagliata al Laser e lucidata con cera d’api, i pad sono magnetici, facilmente rimovibili ed offrono un sistema di scorrimento orizzontale che consente all’utente una immediata calibrazione delle basse frequenze da -3 a +3 db. Rimosso il pad è ben visibile il telaio irrigidito con un misterioso materiale Texawood, non ho idea di cosa sia ma lo scopo è fornire la massima rigidità possibile alla vela megneto-planare. L’archetto è in acciao inox e una volta ricevuta la cuffia va modellato alla propria conformazione. L’esecuzione di questa semplice operazione iniziale consentirà una comodità inaspettata e prolungata nonostante il peso e le dimensioni importanti dei padiglioni. La fattura è eccellente e trasuda eleganza e artigianalità italiana da ogni poro ed è in contrasto con la valigetta fornita in dotazione di stampo militare, oggettivamente brutta a mio avviso ma siamo nel soggettivo.

Come suona dunque la Centauri? Suona bene, suona maledettamente bene. Il primo impatto è di ampia spazialità. Viene ricreato un palco di circa 1 metro in larghezza e 40/50 cm alle nostre spalle offrendo abbondante spazio ad una precisa collocazione di tutti gli strumenti. Con un palco così ampio è stato possibile ridurre il dettaglio quel poco che basta per rendere meno analitico e più godibile il suono mantenendo la certezza che gli strumenti risultino in ogni caso ben separati e distanziati. La tecnologia magneto-planare utilizzata consente escursioni verso il basso importanti superando le dirette concorrenti ed è inutile in questa categoria soffermarsi sulla precisione e correttezza delle varie frequenze. E’ tutto come deve essere in un esecutore di Fascia Alta. Il suono appare realistico più di quanto ci si possa aspettare e questa insieme all’ampiezza dello Stage e all’escursione nelle basse frequenze sono le tre caratteristiche in cui Centauri supera le sue dirette rivali.

Non è poco perchè le basse frequenze forniscono corpo e sostanza a tutta la gamma e il risultato è un suono caldo e musicale ma allo stesso tempo realistico. Non dover scegliere tra Realismo e MyFi è una sensazione nuova per molti audiofili.
In alcuni dei miei brani di riferimento hanno stabilito nuovi primati in casa mia come in Bass&Drum Intro di Nils Lofgren in cui l’escursione in basso dello strumento e la sua dinamica emergono con prepotenza come anche in My Bass di Brian Bromberg.
Un brano di difficile gestione per qualsiasi Cuffia è Bad Guy di Billie Eilish che la Centauri riesce in qualche modo a risolvere eseguendo correttamente sia i bassi frenati che quelli riverberati.
Le voci sono da considerare il quarto argomento in cui Centauri batte le rivali. Ekaterina Shelehova in “Il Parto” del Musical “Mohican” di Emanuele Tedeschi è di fronte all’ascoltatore e il brano “Ali di cera” di Pino Daniele mi ha offerto una suggestiva prestazione vocale eseguita all’interno di una chiesa medioevale italiana.
Thunderstruck degli AC/DC diventa musica, le distorsioni delle chitarre sono credibili e le percussioni sono come devono essere ma in generale è a suo agio anche con l’hard rock e heavy metal. Dal Progressive in poi è pane per i suoi denti con ovvia eccellenza nel Jazz e nelle Voci, non raggiunge l’eccellenza nella Classica in cui i pieni orchestrali risentono del leggero taglio del dettaglio ma questa scelta diventa propedeutica ad un ascolto corale dell’orchestra perchè i singoli strumenti tendono a fondersi pur mantenendo una chiara collocazione sul palco. E’ un approccio che sgrava fatica di ascolto per non dover rincorrere mentalmente gli strumenti e assemblarli ma resta comunque un ascolto impegnato.

Conosco altre cuffie del Brand e non tutte mi hanno entusiasmato sebbene avessero raggiunto l’obiettivo dichiarato del Brand di un suono realistico. Desideravo il loro HiFi inteso come riproduzione fedele della realtà ma percepivo che la loro precisione fosse qualcosa per addetti ai lavori, troppo Pro per un audiofilo. Con Centauri ho trovato sia il loro suono tipicamente realistico che basse frequenze in abbondanza per poter dare sostanza alla gamma media che ora risulta a fuoco con i miei desideri.

Ho terminato la sessione di ascolto con una selezione di brani binaurali in cui eventuali magheggi atti a nascondere eventuali mancanze vengono smascherati ed è stato l’ascolto di questi file che mi ha fatto definitivamente decidere per l’acquisto.
La premessa è che una registrazione binaurale è lo strumento analogico ideale per permettere a chiunque di valutare la bontà di una cuffia. E’ sufficiente ascoltare ad occhi chiusi e “deve” accadere che tu ti senta inquieto con la certezza che qualcuno si sia materializzato nella tua stanza e lo strumento che suona deve obbligarti a farti scommettere 10 dollari che ora sia davvero con te anche se sai che non è possibile. Per riuscire ad ingannare a tal punto il nostro cervello è necessario che sia totalmente azzerata l’artificiosità. Se questa sensazione è raggiunta una cuffia è promossa. Non hanno superato questo test alcune cuffie più costose e altre meno costose ma molto rinomate anche se per assurdo lo ha superato una modesta Sennheiser HD599. Non è quindi un test che può valutare la bellezza del suono ma valuta la correttezza delle frequenze emesse. Fatta la premessa il risultato è in una sola parola: sì.

Considerata la mia soglia di udito a 11.500 Khz di seguito i miei voti in scala 0/10 in termini assoluti e non in rapporto al prezzo
Hi-Fi 8, My-Fi 8, Stage 9, Posizionamento degli Strumenti 8, Dettaglio 7.5, Dinamica 8, Bassi 8.5, Medi 8, Alti 6.75, Binaurale 9

Voto Complessivo 8.11

Ne raccomando l’acquisto ed è attualmente diventata la mia Cuffia di Riferimento

Informatico, mi sono occupato per molto tempo di analisi e sviluppo di software applicato al trading e analisi tecnica dei mercati azionari. Audiofilo per passione, amo libri e film di fantascienza e qualsiasi gadget elettronico. Continuo a stupirmi ogni volta che premo un interruttore On, di quello Off ne ho solo sentito parlare.